Meglio evitare di mandare mail massive con tutti gli indirizzi in chiaro anche se si tratta di mere informazioni tecniche relative ad una prova di un concorso pubblico. Basta infatti un reclamo all'Autorità per far partire gli accertamenti e incorrere in sanzioni.
Lo ha chiarito il Garante privacy con il Provvedimento 9843741 del 15 dicembre scorso. Un piccolo comune dell'area cagliaritana ha organizzato una procedura selettiva di personale e durante l'effettuazione delle prove ha inviato una mail ai candidati mettendo in chiaro tutti gli indirizzi dei destinatari.
A seguito del ricevimento del reclamo da parte di un interessato l'Autorità ha avviato un'istruttoria che si è conclusa con la dichiarazione di trattamento illecito di dati personali e il conseguente ammonimento del Titolare del trattamento.
In pratica il funzionario comunale avrebbe sbagliato l'invio di una pec mettendo in chiaro tutti gli indirizzi dei candidati, ma trattandosi di un errore occasionale il Garante ha ritenuto di poter semplicemente ammonire il Titolare del trattamento per un uso leggero delle mail e dei dati personali dei candidati al concorso.
(Fonte: Federprivacy del 09 febbraio 2023)
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