Google analytics e GDPR: cosa sta accadendo in Italia
"Il sito web che utilizza il servizio Google Analytics senza le garanzie previste dal Regolamento Ue viola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti."

E' quanto affermato dal Garante Privacy a conclusione di una complessa istruttoria avviata sulla base di una serie di reclami e in coordinamento con altre Autorità Privacy europee.
Dall'indagine effettuata è emerso che i gestori dei siti web che utilizzano Google Analytics raccolgono, mediante cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti con i predetti siti, le singole pagine visitate e i servizi proposti.
Tra i molteplici dati raccolti, l'indirizzo IP del dispositivo dell’utente e le informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, nonché data e ora della visita al sito web, sono risultate oggetto di trasferimento verso server situati negli Stati Uniti senza adeguate garanzie sulla loro tutela.
Di fatto, allo stato attuale e secondo quanto stabilito dall’Autorità, non è possibile utilizzare Google Analytics garantendo la conformità a quanto prevede il GDPR (General Data Protection Regulation) .
Ci sono alternative a Google Analytics?
Se è vero che lo strumento risulta essere il più utilizzato in Italia per monitorare visite, fonti del traffico e statistiche di altro tipo sul web, è altresì possibile prendere in considerazione risorse alternative che al momento sembrano non violare i dettami del Regolamento Europeo in materia di protezione dati personali, come ad esempio:
Simple Analytics: non impiega cookie, non salva l’indirizzo IP, non trasferisce i dati oltreoceano;
Plausible: non impiega cookie, salva l’indirizzo IP (solo per 24 ore), non trasferisce i dati oltreoceano;
Matomo: impiega cookie, salva l’indirizzo IP (reso anonimo), non trasferisce i dati oltreoceano;
Fathom: non impiega cookie, salva l’indirizzo IP (solo per 24 ore), non trasferisce i dati oltreoceano.
Ad ogni modo pare che la stessa bigG sia a conoscenza del fatto che qualcosa deve cambiare, l’obiettivo è proprio quello di adottare modalità di raccolta e analisi più attente alle esigenze manifestate sul fronte Privacy e lo testimonia sia con la comunicazione ufficiale ("a partire dal 1° luglio 2023, Universal Analytics non elaborerà più i nuovi dati nelle proprietà standard. Preparati oggi stesso configurando e iniziando a utilizzare una proprietà Google Analytics 4") sia col nuovo accodo che USA ed Europa stanno negoziando, un accordo che dovrebbe tener conto di quando previsto da una serie di provvedimenti come il Data Acts e i due pacchetti normativi (Digital Market Act e Digital Services Act) che sono pronti per entrare in vigore nei prossimi mesi e destinati a cambiare le regole delle piattaforme e dei mercati digitali.
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