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L'Italia che riparte: il settore Lapideo

Aggiornamento: 3 mag 2020

Al pari della moda e del design, quello del Marmo è per l'Italia un punto di forza dove il paese assume una leadership mondiale nell'escavazione di marmi pregiati e nella lavorazione sia per l'edilizia che per il settore artistico scultoreo.


Anche per il settore lapideo la data della riapertura si avvicina e le aziende potranno finalmente ripartire con la propria attività. Nei giorni scorsi, più precisamente il 16 aprile, è stato sottoscritto tra Confindustria Marmomacchine, AneplaeFillea-Cgil, Filca-Cisle Feneal-Uil il “Protocollo nazionale per l’adozione nei luoghi di lavoro di misure preventive anti-contagio idonee a garantire la ripresa in sicurezza dell’attività produttiva nei luoghi di lavoro."

Il testo sembra avere un carattere più "innovatore" infatti, oltre a dettare le misure specifiche per la salute dei lavoratori, individua nuovi modelli organizzativi sia per quanto riguarda l'attività lavorativa sia per le relazioni industriali che si andranno ad instaurare in un prossimo futuro. La ripartenza sarà quindi caratterizzata da una forte collaborazione tra le parti, per garantire innanzitutto le più alte condizioni di protezione, sicurezza e serenità degli operai, ma anche dalla capacità di cambiare l’organizzazione del lavoro per guardare al futuro. Fondamentale sarà il ruolo dei lavoratori e quello dell'introduzione dei CAR (Comitati Aziendali per la Ripartenza). Questi prediligeranno la condivisione delle scelte aziendali, avvalendosi eventualmente di figure tecnico/scientifiche con il compito di approfondire percorsi di miglioramento continuo, strettamente connessi al tema del benessere organizzativo.

Tutto pronto quindi per l'imminente riapertura, dal momento che dal 27 aprile è stato dato il via libera alla manutenzione degli impianti "a porte chiuse", il 4 maggio le aziende potranno finalmente tornare ad una "nuova" normalità.


L'intervista: Gruppo Augelli (FG)


Oggi abbiamo intervistato Emilio Augelli, Amministratore presso Gruppo Augelli, leader nella produzione della Pietra di Apricena (o Pietra di Trani) con stabilimenti presenti ad Apricena, Bari, Rimini e Carrara.


Enterprise: Anche a voi chiediamo innanzitutto da quanto avete sospeso la vostra attività?

Augelli: Abbiamo atteso l'emanazione del Decreto del 22 marzo, quindi dal 23 siamo ufficialmente chiusi al pubblico.

Enterprise: Avete avuto problemi con gli ordini non ancora evasi?

Augelli: Certo, tutto bloccato, tuttavia fortunatamente quelli più consistenti siamo riusciti ad evaderli prima del lockdown. Solo in questi giorni ci hanno dato la possibilità di riprendere le spedizioni, ma nella maggior parte dei casi sono i clienti a non essere in grado di riceverli.

Enterprise: In che modo siete rimasti in contatto con i vostri clienti durante questo periodo?

Augelli: Lavorando principalmente con le aziende, i contatti si sono limitati allo scambio di email e telefonate. Durante questo periodo ci siamo focalizzati principalmente sulla riorganizzazione della ripresa.

Enterprise: A tal proposito quindi, avete già provveduto ad adeguarvi alle normative di sicurezza?

Augelli: Assolutamente. Ci siamo studiati tutto il Decreto ed i vari protocolli del caso ed abbiamo già provveduto sia alla sanificazione di tutti gli ambienti seguendo i rigidi standard imposti, sia all'aggiornamento di tutta la documentazione di sicurezza interna. Abbiamo inoltre già acquistato mascherine chirurgiche e guanti per un fabbisogno garantito fino a fine luglio. Fino a quella data tutti i nostri dipendenti saranno tenuti a mantenere le distanze di sicurezza ed a rilevare la temperatura corporea all'ingresso. Per quanto riguarda gli accessi al pubblico, lavorando principalmente con altre aziende e quindi su appuntamenti prefissati, sicuramente non ci saranno rischi di assembramento, tuttavia replicheremo gli standard anche per loro.

Enterprise: Ci siamo quasi alla riapertura, vi sentite pronti? Come pensate possa condizionare il vostro lavoro la ripartenza a queste nuove condizioni?

Augelli: Noi ci sentiamo pronti, abbiamo seguito alla lettera tutto ciò che il Decreto impone e non vediamo l'ora di poter ripartire. Fortunatamente questa settimana possiamo già ricominciare ad effettuare almeno la manutenzione ordinaria dei mezzi e dei macchinari e riprendere la spedizione di alcuni ordini pregressi.

Per noi non sarà un problema mantenere i nuovi standard in quanto, avendo spazi ampi e prevalentemente all'aperto, le misure da adottare saranno certamente meno impattanti rispetto a realtà più piccole. Sicuramente il nostro lavoro sarà condizionato indirettamente dal fatto che i nostri clienti, spesso piccole realtà artigiane, potranno trovarsi in difficoltà e di conseguenza diminuiranno la loro frequenza di acquisto.



Ringraziamo Emilio Augelli (www.augellimarmi.it) per la sua disponibilità ed il tempo che ci ha dedicato con l'augurio che lui ed il proprio staff possano riprendere l'attività in piena sicurezza e serenità quanto prima.




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