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Le regole del nuovo Dpcm sul Covid.

I dati relativi ai contagi da Coronavirus delle ultime settimane hanno spinto il Governo a ricercare nuove misure in grado di contenere la pandemia prima che si raggiungano livelli più alti come accaduto in altri Paesi europei.


Perciò dopo aver varato la scorsa settimana un primo decreto, con il quale è stato reso di nuovo obbligatorio l’uso delle mascherine anche all'aperto, si prepara a varare un nuovo Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri). Non vi sono ancora certezze sulle misure che saranno prese, ma di seguito riportiamo alcune di quelle che sono le linee guida sulla base delle quali si stanno orientando le nuove disposizioni.

Quando uscirà il nuovo Dpcm?

Il nuovo decreto, inizialmente previsto per il 15 ottobre, potrebbe essere varato anche prima: forse già tra oggi lunedì 12 e domani martedì 13.

Che cosa cambierà su tamponi e quarantene?

Due sono le novità sostanziali su questo punto, pare infatti che il Governo abbia cambiato le regole sull'isolamento fiduciario: mentre attualmente chi è stato a contatto stretto con un positivo deve rimanere in isolamento per 14 giorni, con le nuove disposizioni l'isolamento dovrebbe essere per 10 giorni, dopodiché servirà un tampone per poter dichiarare terminata la quarantena.

Inoltre, mentre oggi è necessario un doppio tampone negativo per poter essere dichiarati guariti, dopo ne basterà uno solo.


Che cosa cambierà sulle mascherine?


Non dovrebbero esserci ulteriori modifiche rispetto a quelle decise con il decreto della scorsa settimana, che ha imposto l’uso delle mascherine in tutta Italia, all’aperto e al chiuso, con poche eccezioni: chi vìola questa norma rischia una multa da 400 a 1000 euro.


Che cosa cambierà per le feste, anche private e in casa?

Il Governo — o almeno una sua parte — si propone di vietare tutte le feste, anche private e nelle case, a partire dal giorno del varo del Dpcm.

A dirlo è stato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che propone di intensificare i controlli anche con le forze dell'ordine per verificare che la norma venga rispettata.

La decisione finale sarà però presa nelle prossime ore, in particolare durante l'incontro tra governo e Regioni.

Che cosa cambierà sullo smart working?

La proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 mantiene invariate le norme attualmente in vigore, ma il Governo potrebbe chiedere alle aziende di aumentare la percentuale di smart working (al 70%) rispetto a quella attuale (50%) per limitare i contatti tra le persone negli uffici. Sui luoghi di lavoro, uffici compresi, sarà comunque obbligatorio indossare la mascherina, con l'eccezione prevista solo per chi è in una stanza da solo.

Che cosa cambierà per gli sport di contatto?

Con molta probabilità verranno vietati gli sport di contatto praticati a livello amatoriale (ad esempio calcetto, basket, ballo etc.) dal momento che il Coronavirus si diffonde tramite particelle di saliva che vengono espulse con il respiro, la cui diffusione aumenta quando si compie attività fisica (così come quando si urla o si canta). La misura non dovrebbe riguardare il livello professionistico, né gli sport che possono essere compiuti in forma isolata (la corsa, ad esempio, che non venne vietata nemmeno durante il lockdown).

Che cosa cambierà per i locali?

L'intenzione sembra quella di voler lasciare aperti i locali fino alle 24 e di vietare ai cittadini di sostare davanti agli stessi locali dalle 21 alle 6. In altre parole: si potrà andare al bar o in un pub, ma non si potrà bere all’esterno del locale, se non seduti a un tavolino. Ma la situazione non è ancora chiara né ben delineata dal momento che nei giorni scorsi su questo punto ci sono state resistenze sia da parte delle associazioni di categoria che dei governatori.

Cosa cambierà per la vendita di alcolici?

Le nuove norme dovrebbero imporre anche uno stop alla vendita di alcolici a partire dalle ore 22.

Che cosa cambierà per le scuole?

Al momento non c'è alcuna ipotesi di provvedimenti restrittivi per le scuole, dato che le regole qui sono già molto stringenti e che gli studenti e il personale le stanno rispettando con grande senso di responsabilità. Verrà forse introdotto l'utilizzo dei test rapidi, ma non è ancora sicuro dato che la trasmissione del virus nel contesto scolastico rimane al momento limitata.

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